Ieri sera c’è stato un incidente nella zona a traffico limitato di Cerignola tra una bambina e un veicolo che probabilmente non poteva neppure circolare.
In questo articolo della polizia municipale di Verona, viene spiegata la differenza tra una bici a pedalata assistita e una bici a motore (scooter elettrico).
Numerose le reazioni su Facebook di politicanti e semplici cittadini che lamentavano l’assenza dei vigili urbani nelle ore serali come una delle cause dell’incidente. Il problema della viabilità in ztl, potrebbe non essere risolto con la maggiore presenza di vigili urbani nelle ore serali, la cui percezione effettiva per i cittadini, al momento, risulta obiettivamente scarsa; sicuramente un vigile urbano per le vie pedonali costituirebbe un gran deterrente per i ragazzi indisciplinati privi delle conoscenze basilari in tema di sicurezza stradale, ma la possibilità che altri incidenti simili possano ricapitare non verrà annullata con la sola presenza fisica dei vigili.
Effettivamente la ztl, per come è adesso, non disciplina l’ingresso di velocipedi (biciclette), né prevede una corsia a loro riservata per i due sensi di marcia.
Il risultato è che pedoni e velocipedi occupano gli stessi spazi con il conseguente disagio per chi procede in bici nel dover pedalare su un tragitto fatto di ostacoli viventi e per i pedoni che rischiano di essere travolti.
Il buon senso vorrebbe che in una ztl si imponga il traffico solo pedonale o in alternativa si sarebbero dovute prevedere due corsie per senso di marcia riservate ai velocipedi.
Ahimè siamo in una città dove le piste ciclabili su viale di Levante sono costantemente occupate da venditori ambulanti di frutta, in una città dove le rampe per i disabili e le bici non sono a norma (perché non sono ampie e spianate, ma stette e con gradini laterali) e che le stesse vengono frequentemente occupate da auto in sosta.
Per riassumere: è necessaria una maggiore presenza sul territorio di vigili urbani specie nelle ore serali e nelle zone pedonali, ma altrettanto importanti sono gli accorgimenti strutturali (piste ciclabili e rampe a norma) da parte di un’amministrazione comunale, oltre che il rispetto delle vie ciclabili da parte dei commercianti di frutta e verdura.
Prevenire certi incidenti passa per il rispetto delle regole e per una sana e decisa politica indirizzata verso la mobilità sostenibile.
La strada è ancora lunga